Il mio primo glamping tra gli ulivi dell’Umbria

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Dopo tanti anni, quest’anno ho interrotto la tradizione che mi vedeva sempre a Roma durante il week-end pasquale per partecipare al mio primo blogtour nella magnifica e verdissima Umbria ospitata, insieme ad altre 4 blogger, dall’associazione Ulivolio

L’associazione Ulivolio nasce dal bisogno di salvaguardare, tutelare e valorizzare il patrimonio olivicolo italiano che si sta riducendo sempre di più a causa degli alti costi di mantenimento e messa in produzione degli uliveti; questo fa sì che molti produttori agricoli italiani abbandonino purtroppo i loro uliveti. Tra i fini (aggiungo molto nobili) di Ulivolio c’è quindi quello di sensibilizzare e divulgare la conoscenza e l’apprezzamento dell’olio italiano (sia tra i consumatori che tra i produttori), così come quello di recuperare questi uliveti abbandonati non necessariamente a fini produttivi, ma anche più semplicemente a fini naturalistici, paesaggistici e ambientali. Penso che chiunque di voi si sia trovato a camminare in un uliveto non possa non riconoscerne la bellezza ed il senso di pace che si prova. L’ulivo è un albero antichissimo, spesso considerato sacro dalle culture che lo hanno utilizzato, è il simbolo di pace e di fertilità per antonomasia, e l’Umbria (insieme alla Puglia alla Toscana ed alla Liguria) è uno dei più grandi produttori di olio italiano di qualità.  

Umbria

Appena arrivate in Umbria, siamo state quindi accolte molto calorosamente da Daniela e Massimo (i fondatori dell’Associazione) a Villa Elevia , nel glamping che hanno aperto proprio un anno fa a Montecchio (TR), uno dei borghi medievali più belli d’Italia. 

Leggendo “glamping” probabilmente avrete pensato ad un refuso, e invece no! In realtà ora faccio la saputella, ma non ne conoscevo il significato neanche io fino a poco tempo fa. Il glamping nasce dall’unione delle parole “camping” e “glamour”, e si riferisce ad un soggiorno immerso nel verde a stretto contatto con la natura, senza però rinunciare al comfort. È una nuova tendenza globale per il travel che risponde ai crescenti sentimenti di eco-sostenibilità e rispetto per la natura di molti viaggiatori (tipo me appunto).

A Villa Elevia ci sono 4 eco-lodge immersi nel grande uliveto, delle vere e proprie case mobili costruite con legno e altri materiali naturali, tutte con patio privato e porte-finestre scorrevoli per dare maggior continuità al paesaggio (visibile anche dall’interno degli alloggi). Il design è ispirato alle tende africane tipiche dei safari, è semplice ma elegante in ogni dettaglio. Una chicca: la cromoterapia sia in camera da letto che nel bagno! In soldoni, è stato impossibile non rilassarsi qui. 

Dormire nel lodge è stata un’esperienza veramente bella! Devo ammettere che essere svegliati dal canto degli uccellini e dal sole che filtra tra gli ulivi non ha prezzo (soprattutto per me, ormai abbrutita da troppi anni di vita metropolitana!). 

Oltre ai lodge, a Villa Eleiva c’è il ristorante (dove abbiamo mangiato tantissime specialità umbre cucinate con ingredienti a Km zero da Graziella), la piscina (con vista sulla valle sottostante), il noleggio di auto elettriche e 5 posti auto coperti. Ma come si fa a non menzionare che Villa Eleiva è anche il primo glamping in Italia dove si può vivere e praticare l’esperienza del food hunting? Ebbene sì, anche questa è stata una nuova e bella scoperta per me. Il food hunting è inteso come “caccia” alla scoperta degli antichi sapori dell’Umbria, dei cibi sani (l’olio in primis) e di tante bellezze artistico-culturali e naturali sotto la guida di un food shopper e tutor. 

Nello specifico, Daniela e Massimo sono in grado di organizzare eco-tour sempre diversi, che vanno dalle visite ai produttori di specialità enogastronomiche legate al territorio, alle chicche culturali, artistiche, e paesaggistiche di cui l’Umbria è piena. 

Umbria

I posti da visitare nei dintorni di Villa Elevia infatti sono moltissimi e la scelta su cosa vedere è stata sempre ardua (mettere d’accordo 5 teste non è mai banale). Alla fine, grazie ai suggerimenti di Massimo, abbiamo optato per l’evergreen Orvieto (con il suo Duomo che è uno dei più belli d’Italia), Alviano (con il bel castello medievale e l’oasi del WWF), Narni (il centro geografico d’Italia), Amelia e lo stesso Montecchio. 

Anche se tre giorni sono veramente pochi per scoprire tutte le bellezze della regione, sono stati sufficienti a farmi innamorare ancora una volta dell’Umbria, regione stupenda che non visitavo dai tempi in cui vivevo a Roma (dalla preistoria quindi), in cui il rapporto con la natura è più forte che in qualsiasi altra parte d’Italia (non a caso è chiamata il polmone verde d’Italia). Ma sono anche sicura che ogni scusa sarà buona per tornare presto a Villa Elevia 🙂

Il Glamping Villa Eleiva è aperto da maggio/ giugno a metà ottobre (consultate il sito per le date esatte)

NOTA: Personalmente, penso che attività come queste promosse da Ulivolio siano molto importanti, soprattutto di questi tempi in cui si sta completamente perdendo il contatto con la genuinità della terra e con l’ambiente; tutto è volto allo sfruttamento massimo ed estensivo del territorio perdendo spesso di vista la qualità della vita e del prodotto stesso. Più ci penso e più mi vedo tra qualche anno in un qualsiasi posto del globo dove mi possa svegliare ed avere davanti un bosco, il mare o perchè no un uliveto…tutto tranne il cemento insomma. Il downshifting è la vera rivoluzione!

Umbria

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