Un giorno a Genova tra i carrugi e il mare

Sarà colpa della primavera che sta arrivando, ma dopo il secondo week-end consecutivo passato a Milano la mia insofferenza si è fatta sentire e mi è venuta un’irrefrenabile voglia di vedere il mare. Le previsioni davano bel tempo e mi sono detta: perchè non andare a fare un giro a Genova?

Pur essendo vicina a Milano, l’ultima volta ci ero stata qualcosa come 12 anni fa, anche se ci passo mille volte per raggiungere il levante o il ponente ligure. 

Ho quindi comprato il biglietto del treno per me e la mia amica e alle 9 di mattina stavamo viaggiando verso il mare. Tra l’altro Trenitalia ha da poco ampliato l’offerta “2 x 1” anche alla domenica: viaggiando in due di sabato o di domenica si paga un solo biglietto (ma ricordatevi di comprarli almeno 3 giorni prima!); con 20 euro si va e si torna, non male!

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Mattina: in giro per i carrugi del centro storico di Genova

Arrivate alla Stazione di Porta Principe abbiamo iniziato la nostra passeggiata verso il centro storico imboccando Via Balbi; la prima tappa è stata il Palazzo Reale. Costruito a metà del ‘600 per la famiglia Balbi, questo palazzo divenne la residenza genovese dei Savoia nell’800. Gli interni sono degni di una regia! Proseguendo sulla stessa via, poco avanti c’è la Santissima Annunziata del Vastato, un esempio perfetto del barocco genovese. Da qui ci siamo buttate negli stretti carrugi che scendono verso il mare, elementi distintivi della città, per raggiungere Via Garibaldi (detta anche Strada Nuova), un concentrato di palazzi storici e residenze aristocratiche che facevano parte del sistema dei Rolli. I Palazzi dei Rolli erano inseriti nei registri cittadini attraverso cui venivano selezionate le dimore più belle delle famiglie nobili che ambivano ad ospitare le alte personalità di passaggio a Genova. Su Via Garibaldi si trovano quindi i bellissimi Palazzo Rosso e Palazzo Bianco (ora sedi di importanti collezioni d’arte), Palazzo Doria Tursi (sede del Municipio), palazzo Podestà e Palazzo Parodi. Molti di questi palazzi sono visitabili ed hanno dei bellissimi giardini pensili che si affacciano sulla Strada Nuova.  

Per una pausa ci siamo fermate nella bellissima Pasticceria storica Profumo all’angolo tra Via Garibaldi e Via Portello: dolci e vetrine sono vere e proprie opere d’arte.  

Continuando la nostra visita del centro storico, incontriamo la chiesa di Santa Maria delle Vigne con il suo bel campanile romanico, e soprattutto Piazza San Matteo. Questa piccola piazza dietro alla cattedrale di San Lorenzo è un vero gioiello, fu la piazza dell’illustre famiglia Doria ed i palazzi e la chiesa della famiglia in marmo bianco e nero che vi si affacciano sono veramente suggestivi. 

Entriamo poi nella bellissima cattedrale che conserva le presunte ceneri di San Giovanni Battista. 

La passeggiata si conclude in bellezza a Piazza de Ferrari, la piazza più importante di Genova, sulla quale si affacciano il Palazzo Ducale, la Chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio e Andrea, il Teatro Carlo Felice ed il bellissimo palazzo ricurvo della Nuova Borsa.

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Pranzo a Boccadasse

Su consiglio di un’amica, ci siamo dirette a Boccadasse, un piccolo borgo di pescatori ormai inglobato nel quartiere Albaro.

Da Piazza de Ferrari abbiamo preso il bus N.20 fino al capolinea e da lì, camminando per 2 km sul lungomare, siamo arrivate. Ovviamente ci sono anche dei bus che arrivano direttamente lì (es.il N. 31 da Genova Brignole), ma con il sole devo dire che è stato veramente piacevole fare questa passeggiata. Nonostante avessi visto delle foto, quando siamo arrivate lì ed ho visto la piccola baia dall’alto sono rimasta senza parole. È veramente un gioiello! Sembra uno dei paesi delle 5 terre in miniatura. Da qui lo sguardo raggiunge anche il promontorio di Portofino ed il colpo d’occhio è veramente bello! Boccadasse è la meta prediletta dai genovesi per la domenica, sia per un pranzo vista mare, che per un gelato nella famosa gelateria Amedeo, o per un aperitivo con vista a Capo di Santa Chiara. Per fortuna mi era venuto in mente di prenotare un tavolo nella piccolissima Trattoria storica “Da Osvaldo” altrimenti ci sarebbe toccato un misero panino.

“Da Osvaldo” invece c’è andata di lusso, appena ti siedi arrivano le panizze belle calde (stesso impasto delle farinata ma fritto a striscioline), a seguire le classiche alici fritte e delle buonissime trofie al pesto (il tutto innaffiato da un litro di Pigato); s’è mangiato e bevuto veramente bene alla modica cifra di 30 euro a testa. Se invece si vuole mangiare proprio sul mare le alternative sono due: il Ristorante Dindi o il più elegante Ristorante Capo Santa Chiara (che ha la vista migliore). 

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Pomeriggio al Porto Antico

Dopo quel popo di pranzo, l’unica cosa da fare era sdraiarsi a riposare al sole nella piccola spiaggia di Boccadasse, ed è quello che abbiamo fatto in totale relax. Tornando poi verso il centro di Genova abbiamo camminato lungo il porto Antico (quello dove c’è l’Acquario per intenderci) per raggiungere la stazione di Porta Principe e salire sul treno di ritorno. Le strade interne che costeggiano il porto (come Via di Prè) ve le sconsiglio vivamente; ci siamo buttate lì per evitare le auto, ma non sono il massimo. Probabilmente non succede nulla, ma eravamo le uniche due persone bianche in tutta la via e sembrava territorio di pusher e malavitosi, lol.

Considerazioni: rispetto a quando ci ero stata anni fa, l’ho trovata una città più curata, anche se a mio modesto parere c’è da lavorare ancora un bel po per ripulire i bei palazzi del centro deturpati dalle scritte e dall’incuria; a tratti mi ha ricordato Napoli, palazzi incredibili in un contesto purtroppo degradato. Uscendo dal centro storico e costeggiando il mare verso Levante la situazione però cambia, si susseguono lussuosi quartieri residenziali con bei palazzi di inizio secolo e ville sontuose che si affacciano sul mare. Boccadasse poi è stata una vera scoperta.

Certe volte basta veramente poco a farci assaporare l’estate! 

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