Rocca Calascio e il Parco Nazionale del Gran Sasso: cosa vedere

L’Abruzzo, almeno fino a un paio di anni fa, era una delle regioni meno conosciute d’Italia (seconda solo al Molise, almeno nella mia percezione), ed era veramente un peccato perchè vanta un patrimonio naturalistico, storico e architettonico di inestimabile valore. Per fortuna negli ultimi tempi le cose sono cambiate e tante persone si sono accorte dell’esistenza di questa regione da record. L’Abruzzo è infatti la “Regione più verde d’Europa”, grazie alla presenza di 3 parchi nazionali (il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco nazionale della Majella e il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga), del Parco regionale naturale del Sirente – Velino, dell’Area marina protetta Torre del Cerrano e delle 38 aree protette che rappresentano quasi il 40% della sua superficie totale, la più alta in Europa. Vi basti pensare che all’interno delle sue aree protette, è custodito oltre il 75% delle specie animali e vegetali del continente europeo!  Ma i record non finiscono qui, l’Abruzzo è anche la 2° regione italiana con il più alto numero di borghi inseriti nel club dei “Borghi più belli d’Italia”, ne possiede ben 23.  Al di là dei numeri, che valgono ma fino a un certo punto, è una regione che ha tantissimo da offrire. Pur non avendo origini abruzzesi, come molti romani vengo in Abruzzo praticamente da quando sono nata, è una regione che amo moltissimo e vorrei che fosse più conosciuta perchè se lo merita davvero.

Non potendo scrivere un articolo sull’intera regione (diventerebbe un trattato), ho deciso di ‘spezzettare’ il territorio in diversi articoli parlandovi delle zone che conosco meglio: il Parco Nazionale del Gran Sasso, Ovindoli e il Parco regionale naturale del Sirente-Velino, Sulmona e il Parco Nazionale della Majella e la zona intorno al lago di Scanno.  

NOTA sociologica: secondo l’ISTAT l’Abruzzo è una delle regioni italiane con più basso tasso di mortalità per tumori, con minori emissioni di gas serra per abitante, con maggiori consumi di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e con minore diseguaglianza nella distribuzione dei redditi. 

Parco Nazionale del Gran Sasso - Campo Imperatore

Cosa vedere nel Parco Nazionale del Gran Sasso

Campo Imperatore e il Gran Sasso d’Italia 

La prima cosa da vedere nel Parco Nazionale del Gran Sasso è sicuramente Campo Imperatore, il magnifico altipiano ai piedi del Gran Sasso, con la vetta più alta degli Appennini (Corno Grande , 2912 mt). Dalla sua vetta, nelle giornate terse, si riescono a vedere sia il Tirreno che l’Adriatico. Campo Imperatore è lungo circa 20 km e si trova ad un’altitudine compresa tra i 1500 e i 1900 mt. I suoi grandi pascoli sono usati d’estate, per l’alpeggio, da mandrie di pecore,di mucche e di cavalli che, in inverno, vengono accompagnati dai pastori in Puglia lungo il tratturo regio, seguendo una tradizione millenaria. Qui ci troviamo nella zona più selvaggia d’Abruzzo e una delle più selvagge d’Italia, dove le tradizioni rurali si mischiano a quelle montanare. La parte nord-occidentale di Campo Imperatore si chiama zona dei Valloni, ed è la più alta. Qui si trova l’arrivo della Funivia del Gran Sasso d’Italia (che parte da Fonte Cerreto) e da qui partono gli impianti del comprensorio del Gran Sasso. Nel piazzale vedrete anche il vecchio Albergo di Campo Imperatore, costruito nel 1934 in stile razionalista (ora in rovina) l’Osservatorio Astronomico (a 2150 mt di quota è il più ato d’Italia) e l’Ostello Lo Zio (il più alto d’Europa, ospitato nella struttura della vecchia funivia). Da qui partono innumerevoli sentieri che raggiungono tutte le vette del massiccio, il Rifugio Duca degli Abruzzi (2388 mt) e il Rifugio Garibaldi (2230 mt). La parte opposta di Campo Imperatore prende il nome di Fonte Vetica ed è una zona famosissima per i barbecue. Una sosta al Ristoro Mucciante è d’obbligo!!! Qui potete scegliere la carne che preferite (arrosticini in primis!) e cucinarvela sui tanti bracieri che si trovano lì fuori. Una curiosità: il Ristoro Mucciante è stato ricavato da una autogrill Texaco montato per girare delle scene del film “Autostop Rosso Sangue”. 

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Parco Nazionale del Gran Sasso - Campo Imperatore
Parco Nazionale del Gran Sasso - Campo Imperatore

Rocca Calascio: il castello di Lady Hawke

Oltre alle tante bellezze naturali, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso ci sono anche diversi borghi davvero belli e suggestivi. Il più famoso è Rocca Calascio, un luogo quasi magico. Questa Rocca si trova a 1500 mt di altitudine ed è sovrastata dai ruderi di un castello, un’antica fortificazione a torre risalente al primo medioevo che rappresentava la parte più elevata di un sistema di punti di avvistamento per il controllo del territorio. Il castello è spettacolare soprattutto per il luogo in cui è situato, a dominio di un paesaggio mozzafiato tra cielo e terra che lo ha reso un set cinematografico per diversi film di impronta medievale, tra cui fra tutti “Lady Hawke” e “Il nome della rosa” e lo splendido “Il viaggio della sposa” che hanno contribuito a renderlo famoso in tutto il mondo. È rimasto abbandonato per tantissimi anni, ora piano piano si stanno eseguendo diversi interventi di restauro dei palazzi del borgo sottostante al castello, c’è un bel albergo diffuso (il Rifugio della Rocca), un bar e due ristoranti. I volontari dell’Associazione Nuova Acropoli dell’Aquila si occupano inoltre, nel periodo estivo, della manutenzione ordinaria del castello e si impegnano a tenerlo aperto per quanti vogliono visitare l’interno, salire sulla terrazza e spaziare con lo sguardo su tutto il territorio circostante, dal Gran Sasso fino a Sulmona ed oltre. Se il cielo è limpido, la vista dei corni del Gran Sasso da qui toglie letteralmente il fiato! Da Rocca Calascio si possono poi fare diverse passeggiate immersi in una natura ancora incontaminata; su tutte, è molto bella quella che raggiunge il borgo di Santo Stefano di Sessanio (vedi sotto). 

Nota: la strada per raggiungere il castello è stretta e piena di tornanti, e una volta alla base, i parcheggi sono pochi. Provate a salire ma, nella maggior parte dei casi vi converrà parcheggiare nel paese di Rocca Calascio e salire a piedi o con le navette (che ci sono solo in alta stagione però). In generale evitate le domeniche e i giorni di festa.

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Rocca Calascio - Abruzzo
Rocca Calascio - Abruzzo

S.Stefano di Sessanio

A meno di 10 km da Rocca Calascio, sempre all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso, si trova un altro gioiello d’Abruzzo dove il tempo sembra essersi fermato: parlo del borgo di Santo Stefano di Sessanio, uno dei ‘Borghi più belli d’Italia’. Si trova ad un’altitudine di 1250 metri e conserva ancora caratteristiche storiche ed architettoniche del Medioevo, quando era un feudo dei Medici di Firenze. Dal punto di vista architettonico ha un’originale struttura a fuso e le strade salgono a spirale, senza però perdere i caratteri tipici del borgo medievale, dominato dalla torre merlata, cilindrica (sec.XIV-XV, purtroppo crollata a causa del terremoto del 2009). Il borgo è fatto di stradine strette e tortuose, con passaggi coperti e ripide scalinate, dove si affacciano semplici case di pietra quattrocentesche e palazzetti rinascimentali. Un intervento imprenditoriale unico ne ha quasi completamente recuperato l’immagine e valorizzato il patrimonio storico architettonico per farne un albergo diffuso meraviglioso (il Sextantio, 29 camere sparse nel borgo ispirate alle fotografie che Paul Scheuermeier, un linguista svizzero che scattò in Abruzzo negli anni ’20). Dopo il Sextantio sono arrivati altri b&b, bar, ristorantini e botteghe che vendono prodotti tipici. Da Santo Stefano si possono effettuare interessanti escursioni al Monte Cafanello (m.1557) e a Campo Imperatore, sulla cima del Gran Sasso. 

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Santo Stefano di Sessanio
Santo Stefano di Sessanio

Valle del Tirino: il fiume più pulito d’Italia

La valle che si trova alla base di Rocca Calascio e di Santo Stefano di Sessanio è la Valle del Tirino, il cui nome deriva dal fiume omonimo. Il Tirino è il fiume più pulito d’Italia e nasce dal sistema acquifero di Campo Imperatore, sul Gran Sasso. Dalla montagna, l’acqua scorre sotterranea per circa 25 km e fuoriesce in superficie in tre diversi punti (vicino Capestrano) che costituiscono le sorgenti del Tirino. Proprio grazie a questo, il fiume mantiene un livello ed una temperatura costanti durante tutto l’anno. La temperatura è di circa 11 °C, ovvero..si gela, ma il colore e la trasparenza dell’acqua sono qualcosa di incredibile! I 16 km del fiume sono quasi tutti navigabili ed è possibile farlo in kayak o in canoa grazie alle escursioni organizzate dalla Cooperativa Il Bosso

Valle del Tirino
fiume Tirino - canoe

Lago di Sinizzo e Grotte di Stiffe

Altri due luoghi da non perdere all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso sono il lago di Sinizzo e le grotte di Stiffe. Il primo si trova non lontano da Santo Stefano di Sessanio, vicino a San Demetrio nè Vestini. Parliamo di un piccolo lago carsico (balneabile!) alimentato da due sorgenti di acqua potabile (una di queste dà il nome al lago) il cui colore dell’acqua è semplicemente spettacolare. Molto frequentato in estate dagli aquilani, ma non solo, è un lago ben tenuto ed è una vera e propria oasi di pace dove rilassarsi e rinfrescarsi. C’è un chiosco, un area pic nic con i bbq, i bagni e i giochi per bambini. A 7 km dal lago, sempre all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso, meritano una visita anche le grotte di Stiffe. Aperte tutto l’anno, offrono suggestivi scenari che si aprono tra stalattiti, stalagmiti e cascatelle (nel periodo che va da Novembre ad Aprile, a causa delle incerte condizioni meteorologiche, è sempre consigliabile telefonare preventivamente).

lago di Sinizzo

Dove dormire nel Parco Nazionale del Gran Sasso

  • B&B Storie d’Abruzzo (Villa Santa Lucia degli Abruzzi): io ho dormito in questo b&b molto accogliente che si trova vicino Ofena, in un piccolo borgo immerso nella natura. La posizione è molto comoda per visitare tutta la zona (il Tirino è a 15’, Rocca Calascio e S.Stefano a 30’ e Campo Imperatore a 1h). Nella struttura c’è anche un piccolo museo della pastorizia e del lupo che espone manufatti antichi e documenti d’epoca.
  • Ostello Lo Zio (Campo Imperatore): l’ostello più alto d’Europa (si trova a quota 2250 mt) ospitato nella struttura della vecchia funivia dismessa nel 1988 e riqualificata. Perfetto se avete intenzione di dedicarvi al trekking e alle camminate sulle vette del Gran Sasso. 
  • Sextantio Albergo Diffuso (Santo Stefano di Sessanio): un boutique hotel molto suggestivo composto da 29 camere sparse nel borgo e ispirate alle fotografie che Paul Scheuermeier, un linguista svizzero, scattò in Abruzzo negli anni ’20. 
  • Rifugio della Rocca (Rocca Calascio): un albergo diffuso con stanze e appartamenti che si trova proprio sotto la Rocca di Calascio con un ristorante che propone un menù fatto di prodotti locali biologici e una selezione dei migliori vini abruzzesi ed italiani.
B&B Storie d’Abruzzo
Cosa vedere nel Parco Nazionale del Gran Sasso: Campo Imperatore, i borghi di Rocca Calascio e S.Stefano, la valle del Tirino, il lago di Sinizzo e le grotte di Stiffe
Museo del lupo – B&B Storie d’Abruzzo

FAQ sul Parco Nazionale del Gran Sasso e su Rocca Calascio

Cosa c’è da visitare nel Parco Nazionale del Gran Sasso?

I posti più belli da visitare nel Parco Nazionale del Gran Sasso sono Campo Imperatore con il Corno Grande, Rocca Calascio, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte, la Valle del Tirino, il lago di Sinizzo e le grotte di Stiffe.

Che film hanno girato a Rocca Calascio?

Il film più famoso che hanno girato a Rocca Calascio è “Lady Hawke” con Michelle Pfiffer, ma anche  “Il nome della rosa, “Il viaggio della sposa”, “Padre Pio”, “Amici Miei atto II”, “L’Orizzonte degli eventi”.

Dove parcheggiare per visitare Rocca Calascio?

La strada per raggiungere il castello è stretta e piena di tornanti e una volta arrivati alla fine della strada i parcheggi sono molto pochi. Nella maggior parte dei casi conviene parcheggiare nel paese di Calascio e salire a piedi o con le navette (che ci sono solo in alta stagione però).

Quanto tempo per visitare Rocca Calascio?

Per godervi la visita di Rocca Calascio vi conviene calcolare almeno 1 ora.

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