L’Asinara: cosa vedere, come spostarsi e come raggiungere questo paradiso della Sardegna

Non so bene perché, ma le isole che ospitano (o hanno ospitato) delle carceri sono sempre state di grande fascino per me: Alcatraz, l’Ile d’If (famosa per il Conte di Montecristo) e tante altre , e l’Asinara non fa eccezione. Se però devo dirla tutta, l’idea che questo paradiso naturale fosse, fino a poco tempo fa, appannaggio solo di gentaglia come Totò Riina e compagnia cantante mi faceva venire il nervoso. Per fortuna dal 1997 l’isola dell’Asinara è diventata Parco Nazionale ed è fruibile a tutti. Io non vedevo l’ora di andarci e negli ultimi anni finalmente ho potuto realizzare il mio sogno. Ci sono stata non una ma diverse volte ormai e non vedevo l’ora di raccontarvi di più di quest’isola meravigliosa. Seguitemi per scoprire cosa vedere all’Asinara, come raggiungerla, dove dormire e come spostarsi all’interno dell’isola.

Il mare dell'Asinara
il colore del mare sull’isola dell’Asinara

La storia dell’Asinara

Ve la faccio breve, ma penso sia importante conoscerla per comprendere meglio il territorio. L’Asinara è stata abitata sin dalla preistoria, poi ci sono stati i romani ed è possibile vedere ancora oggi, proprio davanti al porto di Cala Reale, dei relitti di navi romane che trasportavano anfore. Ai tempi delle Repubbliche Marinare venne contesa tra Genova e Pisa, dopo passò sotto i Savoia (nel 1700) e quando, nel  1836, venne abolito il feudalesimo ritornò sotto il controllo diretto dello Stato. Nel 1885 il Governo Depretis istituì sull’isola una colonia penale agricola ed un lazzaretto per la quarantena dei malati di tubercolosi (l’edificio è ancora in piedi, un po’ fatiscente ma di grande fascino). Gli abitanti dell’isola furono allontanati forzatamente e molti di loro fondarono il borgo di Stintino.

Con la I guerra mondiale furono deportati all’Asinara i prigionieri di guerra, soprattutto austro-ungarici (circa 24000 prigionieri!); di questo periodo rimangono la cappella austroungarica e l’ossario. Dagli anni ’60 fino al 1997 l’Asinara è rimasta in un isolamento totale grazie all’istituzione del carcere di massima sicurezza in cui vennero internati brigatisti e mafiosi come Raffaele Cutolo e Salvatore Riina che scontarono qui la 41bis (istituita negli anni ’90 dopo le stragi di Falcone e Borsellino). L’isolamento ha tuttavia permesso la preservazione di gran parte dell’ambiente naturale dell’isola (tra cui i famosi asinelli albini che danno il nome all’isola), evitando la cosiddetta cementificazione, e ha permesso la nascita del Parco Nazionale dell’Asinara.

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l'edificio che fungeva da lazzaretto per la quarantena dei malati di tubercolosi sull'Asinara
l’edificio che fungeva da lazzaretto per la quarantena dei malati di tubercolosi sull’Asinara
Ex colonia penale a Cala Oliva (isola dell'Asinara)
Ex colonia penale a Cala Oliva

Come raggiungere l’Asinara: i traghetti da Porto Torres e da Stintino

L’isola dell’Asinara è raggiungibile da Porto Torres o da Stintino. Da Porto Torres i traghetti impiegano 1 ora e mezza circa e arrivano a Cala Reale, mentre da Stintino la traversata è molto più breve e i traghetti arrivano a Fornelli. Si viaggia solo a piedi (volendo si può imbarcare la bicicletta) e non è possibile imbarcare alcun mezzo.

Da Porto Torres a Cala Reale (compagnia Delcomar)

  • Alta Stagione (dal 21/07 al 31/08 tutti i giorni): da Porto Torres ore 8.15; 11.30; 16.30/ da Cala Reale ore 09.45; 13.00; 18.00
  • Media Stagione (dal 01/05 al 20/07 e dal 01/09 al 30/09 tutti i giorni): da Porto Torres ore 8.30; 16.30 / da Cala Reale ore 10.00; 18.00
  • Bassa Stagione (dal 01/10 al 30/04 il martedi, venerdi e domenica): da Porto Torres ore 8.30; 15.00 / da Cala Reale ore 10.00; 16.30

I biglietti si fanno a bordo. Costo biglietto a persona 15,00€ a/r. Residenti nel Comune di Porto Torres 7,50€ a/r.

Da Stintino (compagnie varie)

Le imbarcazioni che traghettano da Stintino a Fornelli sono più piccole. Per avere maggiori informazioni vi consiglio di chiedere direttamente al porto di Stintino.

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una caletta dell'Asinara
una caletta dell’Asinara

Come visitare l’Asinara

Essendo un Parco Nazionale, all’Asinara non ci si può spostare con mezzi propri (a meno che non siano le vostre gambe o la vostra bicicletta), ma è possibile usufruire di diversi servizi in loco.

A piedi

L’Asinara è lunga 16 km ed è bellissima da girare a piedi, ma questo è caldamente sconsigliato nei mesi di giugno, luglio e agosto perché ci sono pochissimi alberi e l’insolazione è dietro l’angolo (senza contare che ci sono solo 2 bar all’Asinara, uno a Cala Reale e l’altro a Cala d’Oliva). Ci sono 9 sentieri ben segnalati sull’isola (il Sentiero del Granito, quello dell’acqua, della Memoria, ecc), li trovate tutti su questo sito. Fate attenzione perché alcune zone dell’isola sono Riserva Totale e non è possibile entrarci neanche a piedi.

In bicicletta

L’Asinara non è piatta, ma se siete allenati non avrete problemi a girarla in bici. Calcolate però che in un giorno difficilmente riuscite a girarla tutta. Nei mesi caldi, vale la stessa avvertenza di prima: c’è pochissima ombra e dovrete portarvi le scorte di acqua. Le bici si possono noleggiare (e restituire) sia a Cala Reale che a Fornelli. Per info e prenotazioni consultate il sito del Windsurfinfcenter.

Auto Elettrica

Se avete un solo giorno a disposizione e volete esplorare tutta l’isola in totale libertà la cosa migliore da fare è quella di affittare una piccola auto elettrica (o partecipare ad un’escursione). Ce ne sono da 2 o da 4 posti e sono abbastanza care (tipo 100 euro e più). Le macchine si devono prenotare prima (non ce ne sono tante) e si ritirano a Cala Reale. Per prenotarle e per tutte le altre info potete telefonare al numero 079 512290 (Asinara Rent a Car).

ex carcere di massima sicurezza di Fornelli sull'isola dell'Asinara
In auto elettrica davanti all’ex carcere di massima sicurezza di Fornelli

Autobus

Da metà luglio ai primi di settembre c’è un servizio di autobus che collega Cala Reale, Fornelli e Cala d’Oliva.

Fuoristrada 4×4

È possibile visitare l’isola dell’Asinara anche in fuoristrada 4×4 partecipando ad un’escursione di 8h che parte da Stintino.

Catamarano

Tra i modi più belli per apprezzare l’isola dell’Asinara per me c’è quella di esplorarla in catamatano. Dalla barca si può avere una prospettiva diversa dell’Asinara e, soprattutto, raggiungere alcune calette che sarebbe impossibile raggiungere via terra. Si parte alle 9:30 dal porto di Stintino per rientrare poi più o meno verso le ore 17:30/18:00. L’itinerario varia in base alle condizioni meteo e alle decisioni dello skipper, ma garantiscono sempre la migliore esperienza possibile. Durante il viaggio sono previste quattro soste bagno nelle acque dell’Asinara (come la stupenda piscina naturale che vedete nella foto qui sotto) e una sosta a terra per esplorare le bellezze del Parco Nazionale dell’Asinara. Incluso nel prezzo c’è anche l’aperitivo e un ottimo pranzo a base di prodotti locali, accompagnati da bevande e snack. Il catamarano può ospitare un massimo di 12 persone quindi vi consiglio di prenotarla con un certo anticipo perchè i posti si esauriscono facilmente. Forniscono anche l’attrezzatura per lo snorkeling.

Prenota QUI il Tour del Parco Nazionale dell’Asinara in catamarano

Gita in catamarano all'isola dell'Asinara, Sardegna
Gita in catamarano all’isola dell’Asinara
sosta bagno in una piscina naturale vicino l'Asinara, Sardegna
sosta bagno in una piscina naturale vicino l’Asinara

Cosa vedere sull’isola dell’Asinara

Cala Reale

Cala Reale è il porto principale dell’isola (è microscopico eh, non aspettatevi il porto di Genova!) ed è qui che si attracca provenendo da Porto Torres. Ci sono diversi edifici che risalgono al tempo in cui l’Asinara era una colonia penale e un lazzaretto e il cosiddetto Palazzo Reale (appartenuto ai Savoia) dove ora c’è la sede del Parco Nazionale dell’Asinara. Qui  si trovanoi noleggi di auto e bici e uno dei due bar dell’isola. A pochi passi da Cala Reale c’è anche il Centro di Recupero delle tartarughe marine dell’Asinara (CRTM), che è visitabile e molto interessante. Si possono vedere le tartarughe che vengono curate qui (se ce ne sono in quel momento) prima di essere rilasciate in mare e spiegano le varie attività che vengono svolte dal centro. Subito dietro il centro c’è poi FarmAsinara, dove vengono prodotti dei cosmetici naturali a partire dalle piante spontanee dell’isola, dal latte di asina e dai residui di lavorazione dei prodotti naturali (gusci di riccio di mare, ecc). Io ho comprato diversi saponi e olii e sono stata super felice quando ho scoperto che li vendono anche online perchè sono diventata addicted. Provate l’olio secco!

caletta sull'isola dell'Asinara
caletta dell’Asinara

Cala d’Oliva

Cala d’Oliva si trova a nord dell’isola ed è anche l’unico paese dell’Asinara, l’unico centro abitato con un bar/ristorante/pizzeria (che si chiama L’Asino Bianco), l’ostello SognAsinara , una chiesetta e, in alto sopra il paese, gli edifici dell’ex-colonia penale e il bunker di Totò Riina. L’ex colonia penale è visitabile (ingresso gratuito) e nei vecchi ambienti del carcere c’è un bel museo, piccolo ma ben fatto. L’ex bunker dove Riina ha scontato per diversi anni la 41bis è gestito invece da Libera, l’associazione di Don Ciotti contro le mafie  e, da quello che ho capito, è aperto molto di rado.

Intorno a Cala Oliva ci sono anche delle calette con spiagge magnifiche come Cala dei Detenuti, Sa Murighessa, Cala Giordano e Punta Sabina (raggiungibili con un sentiero a piedi in circa 30’ o in fuoristrada). Io le ho inserite anche tra le 10 spiagge più belle della Sardegna del Nord.

Cala Oliva sull'isola dell'Asinara
Cala Oliva
l'acqua di Cala dei Detenuti sull'isola dell'Asinara
l’acqua di Cala dei Detenuti

Fornelli

L’area di Fornelli si trova nell’estremità meridionale dell’Asinara, e c’è un ex carcere di massima sicurezza (ce n’erano diversi nell’isola). Fino al 2016 era possibile vistarlo ma ora si trova, ahimè, in stato di abbandono. Sopra l’ex carcere sono visibili i ruderi di una rocca (il Castellaccio) che è raggiungibile a piedi con il Sentiero del Castellaccio che parte subito dietro il carcere. La strada che arriva a Fornelli da Cala Reale è magnifica, ci sono dei paesaggi incredibili e qualche costruzione sporadica (come l’ossario e altri campi di prigionia). Alcuni tratti della magnifica costa che si vede dalla strada (spiagge incluse) è Zona di Riserva Totale quindi inaccessibile anche a piedi.

ex carcere di massima sicurezza di Fornelli sull'isola dell'Asinara
ex carcere di massima sicurezza di Fornelli

Dove dormire all’Asinara

Fino a poco tempo fa all’Asinara c’era un’unica struttura ricettiva, ora ce ne sono ben 2!

  • La locanda del Parco: aperta dal 2019, si trova a Cala Oliva. Hanno 6 camere ristrutturate, tutte molto belle e con ogni comfort, nei colori del bianco e dell’azzurro. La stessa proprietà ha anche il ristorante che si trova quasi di fronte. L’unica pecca secondo me è che sono abbastanza care.
  • SognAsinara: si trova sempre a Cala d’Oliva. È un ostello spartano con 70 posti letto. Sul sito trovate il modulo per richiedere la disponibilità e i prezzi.

Dove mangiare all’Asinara

Ci sono solo 2 bar/ristoranti: il Bar/Ristorante SognAsinara a Cala Reale (per info o prenotazione chiamate il 3461737043) e il bar/ristorante/pizzeria L’asino Bianco a Cala d’Oliva (per info o prenotazione chiamate 079 409401 o 3472729036). In generale, se contate di farvi una giornata sull’Asinara vi conviene portarvi da mangiare direttamente da casa, per poter mangiare ovunque in totale libertà.

Per aiutarti a preparare la valigia per il mare trovi le liste da spuntare e tanti consigli utili nell’articolo su Cosa mettere in valigia per ogni occasione.

dove dormire asinara

Ristorante SognAsinara a Cala Reale (isola dell'Asinara)
Ristorante SognAsinara a Cala Reale

FAQ sull’isola dell’Asinara


Quanto si paga per andare all’Asinara?

Per andare all’Asinara dovrete spendere almeno 15 euro (il prezzo A/R del traghetto da Porto Torres a Cala Reale), cui dovrete poi aggiungere il costo di un mezzo di trasporto per girarla. In alternativa potete partecipare ad un’escursione in barca o barca + jeep 4×4 da Stintino e i costi variano dagli 80-90 euro fino a 120 euro circa.

Quanto tempo ci vuole per visitare l’Asinara?

Per visitare l’Asinara ci vuole almeno una giornata, perlomeno per visitare i luoghi più importanti come Cala Reale, Cala Oliva e Fornelli. Se avete intenzione di esplorarla a piedi (ci sono dei trekking magnifici da fare fuori stagione) dovrete necessariamente fermarvi sull’isola almeno 2-3 giorni.

Dove alloggiare per visitare l’Asinara?

Sull’isola dell’Asinara al momento si può alloggiare in due strutture: un b&b e e un ostello. Altrimenti vi consiglio di alloggiare a Stintino o a Porto Torres perchè i traghetti per raggiungere l’isola partono da lì.

Come si arriva all’Asinara?

All’Asinara si arriva in barca partendo da Porto Torres o da Stintino.

Quanto è lunga l’Asinara?

L’isola dell’Asinara è lunga 17.4 km e larga 6,4 km

7 commenti su “L’Asinara: cosa vedere, come spostarsi e come raggiungere questo paradiso della Sardegna”

  1. Concordo su tutto quanto dettagliatamente descritto, brava!! Anch’io ci sono stata 2 volte, in anni recenti, e ci tornerei subito. Resta ancora un posto incantato dove la natura la fa da padrona, soprattutto nei soggiorni infrasettimanali. No stress-only relax-spiagge e mare stupendi! Consiglio vivamente!

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    • Buongiorno Valeria, immagino di sì, ma non sono sicura (non avendo un cane non ho mia dovuto affrontare il problema). Ti consiglio di fare una ricerca più accurata su Google a riguardo. Un saluto, Valentina

      Rispondi

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