Cosa vedere a Lanzarote: tutti i luoghi da non perdere (e tutte le esperienze da fare)

Per la prima volta dopo anni, ho trascorso un mese nello stesso posto (Lanzarote appunto) e ho potuto esplorare l’isola davvero in lungo e in largo. Non ho la presunzione di dire che ho visto tutte le cose da vedere a Lanzarote, ma quasi tutte sì. Ho percorso ogni strada dell’isola, ho fatto tanti trekking e ho preso il sole in quasi tutte le spiagge, mi sono immersa con le bombole, ho mangiato in tantissimi ristoranti, solo per potervi fare un reportage completo. In questo articolo quindi trovate tutti i luoghi dell’isola secondo me degni di nota (ed è per questo che non trovate Arrecife nell’elenco..) e tutte le esperienze da fare. 

Mappa Lanzarote
dove si trova Lanzarote: la cartina

Lanzarote e Manrique

Lanzarote deve molto al genio e all’estro di César Manrique, pittore, scultore e architetto che ha messo il suo talento al servizio dello sviluppo turistico della sua isola natale (impedendo certi scempi che si vedono nelle altre isole Canarie). Si deve a lui il regolamento che ha impedito la speculazione edilizia e lo sviluppo incontrollato dell’isola, così come il disegno magnifico di alcune strade, un hotel, una villa e 7 centri d’arte davvero magnifici come il Mirador del Rio, le Jardin de Cactus, i Jameos del Agua, la Cueva de los Verdes, di cui vi parlerò in questo articolo.

Lanzarote: l’isola dello sport

Oltre alle varie attrazioni turistiche, non si può non menzionare anche il fatto che Lanzarote sia un’isola ideale per fare sport tutto l’anno e incontrerete spesso e volentieri campioni in allenamento. Sull’isola ci sono centri specializzati come il Club La Santa, il TrisSport o il Dingy Coach, che offrono pacchetti per gli atleti fornendo tutto il materiale (di alto livello) necessario e dei coach di fama internazionale. Gli sport più gettonati sono il Triathlon, la corsa, il nuoto in openwater, il ciclismo su strada o MTB, la vela e il climbing.

Lanzarote - Spiaggia Papagayo beach

Cosa vedere a Lanzarote Sud  

Playa Blanca e Playa Papagayo 

Inizio questo articolo sulle cose da vedere a Lanzarote con Playa Blanca. È una delle 3 grandi stazioni balneari dell’isola perchè, sia nella cittadina che nei dintorni, si trovano alcune tra le spiagge più belle e più riparate dell’isola. Pochi chilometri fuori dal centro abitato, con una strada sterrata si raggiunge infatti Playa Papagayo che è considerata la spiaggia più bella di tutta l’isola. Grazie alla conca in cui si trova, è una spiaggia molto riparata dal vento, offre dei fondali molto belli per chi vuole fare snorkeling ed è particolarmente adatta anche per famiglie con bambini. Pur essendo una delle migliori non è molto affollata, ha un grande parcheggio e sulla scogliera subito sopra c’è anche un “chiringuito”, un piccolo ristorante dove si può mangiare sia a pranzo che a cena (godendosi un ottimo tramonto!). Nella stessa area e con lo stesso orientamento, si trovano molte altre spiagge: Playa Mujeres, Playa San Marcial, Playa del Pozo e Playa de la Cera, e sul versante est della punta c’è anche Playa del Congrio che però è più esposta al mare quando è agitato. Per arrivare a queste spiagge potete prendere la macchina (tutte hanno un ampio parcheggio), ma potete venire anche a piedi da Playa Blanca se volete farvi una bella passeggiata (45′ circa). 

Playa Papagayo - Lanzarote
Museo Atlantico- Lanzarote

Museo Atlantico

Al largo delle coste di Playa Blanca si trova questo fantastico e unico museo sommerso che vi consiglio assolutamente tra le cose da vedere a Lanzarote. Il Museo Atlantico è costituito da una decina di opere scultoree a 12 metri di profondità che si possono visitare seguendo un circuito preciso sia in apnea che con le bombole. Le sculture sono dell’artista inglese Jason deCaires Taylor , promuovono l’educazione e proteggono l’ambiente marino. Il Museo Atlantico è visitabile solo se accompagnati dai centri autorizzati (non potete presentarvi da soli con maschera e boccaglio). Tra questi, per gli apneisti vi consigliamo il centro Apnea Canarias Lanzarote, il centro di apnea più rinomato delle Canarie, fondato dal campione internazionale Miguel Lozano e il suo coach Santiago Jakas. Se invece avete il brevetto da sub e volete visitarlo con le bombole invece potete affidarvi al Dive College Lanzarote (55 euro l’immersione con il brevetto). Se non avete il brevetto ma volete provare l’ebbrezza della prima immersione, potete fare con loro il “battesimo del mare” proprio visitando il Museo Atlantico (142 euro).  

Lanzarote - Museo Atlantico

Le piscine naturali di Los Charcones e le Salinas de Janubio

Salendo da Playa Blanca lungo la costa ovest, dopo pochi chilometri (e un minimo di ricerca e di avventura) potrete raggiungere le belle piscine naturali di Los Charcones. Dovrete lasciare la macchina in questo punto e poi procedere a piedi (a meno che non abbiate un 4×4) fino a qui. Vi dovete sporgere bene dalla scogliera per vederle dall’alto, prima di scendere fino alle piscine. È un posto decisamente incontaminato dove si può fare un bagno in tutta tranquillità, come se fosse una piscina privata. Tornando poi sulla strada principale e proseguendo verso nord vale la pena vedere la bella spiaggia di sabbia nera di Playa de Janubio e le Salinas omonime. Queste sono le più grandi dell’isola e in certi orari (tipo al tramonto) assumono dei colori meravigliosi. 

Piscine naturali Los Charcones

Los Hervideros

Superando le saline si percorre un tratto di strada costiero meraviglioso, ovvero quello de  Los Hervideros. In questa zona l’erosione naturale e il rapido raffreddamento della lava dovuto al mare ha creato una particolare morfologia della roccia, non chè grotte e scogliere impressionanti. Il tutto lo diventa ancora di più nei giorni di mare agitato, quando le grandi onde oceaniche vi si infrangono provocando schizzi e suoni da “giorno del giudizio”. Nel punto più bello Manrique ha creato un percorso pedonale per godere appieno di questo spettacolo della natura (è sua anche la progettazione della strada costiera, che “taglia” la lava). Insieme a El Golfo (vedi prossimo paragrafo), è uno dei posti più belli dove vedere il tramonto a Lanzarote.

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Los Hervideros
Los Hervideros- strada di Manrique

El Golfo e il Lago Verde

Poco lontano, un po’ più a nord, c’è il piccolo paese di mare di El Golfo, dove si trova il famoso Lago Verde, in un antico cratere collassato. Le acque di questo lago sono verdissime a causa dell’altissima concentrazione di fitoplancton. Dal punto di osservazione  (5′ a piedi dal parcheggio) si possono osservare le differenti stratificazioni delle colate di lava che, a seconda dei periodi e delle condizioni, hanno creato “disegni” e colori differenti cha passano dal giallo, al rosso, al nero. Purtroppo per preservare questo luogo è stato proibita la discesa a mare, quindi ci si può solo fermare a guardarlo dall’alto. Per me il Lago Verde è uno dei posti più suggestivi di tutta Lanzarote (non so quante volte ci sono tornata!). Fermatevi a pranzo o per l’aperitivo in uno dei ristorantini di pesce a El Golfo  (su tutti vi consiglio il Bogavante) per vedere il tramonto. 

Lago Verde- - Lanzarote

Casa di Deiter Noss a Las Breñas

Seguendo i consigli della mia amica Sara di The Lost Avocado, sono andata nel paesino (4 case e poco più) di Las Breñas a vedere la casa di questo artista tedesco che non conoscevo, che si chiama Deiter Noss e vive tra Monaco e Lanzarote. Las Breñas si trova tra Femés e le saline e attraversando il paese non avrete difficoltà a capire qual è la sua casa (by the way è qui). Già dalla strada vedrete alcune installazioni in plastica, vetro, metalli, ceramica e chi più ne ha più ne metta, con cui l’artista ha creato una specie di museo a cielo aperto. Camminando nel giardino e ammirando le opere non potrete fare a meno di curiosare anche all’interno della sua bellissima casa. Quando sono andata io la porta era socchiusa, le luci all’interno erano accese e c’era solo una catenella a bloccare la porta, lasciando intendere la volontà di lasciar vedere ai visitatori cosa c’è dentro. Un posto decisamente suggestivo!

Casa di Deiter Noss
Casa di Deiter Noss

Playa Quemada

Anche Playa Quemada l’ho scoperta grazie a Sara ed è diventato uno dei miei posti del cuore (era anche abbastanza vicino casa per fortuna!). È un piccolo borgo di mare con poche case (ma molto carine e curate), 4-5 ristoranti buoni (tutti vista mare) e 2 spiagge molte belle di sabbia nera che si susseguono lungo la costa. La spiaggia attaccata al paese è di sabbia e sassi, mentre la seconda, camminando verso sud, è tutta di sabbia ed è molto molto bella. Se ci andate, fate attenzione alla marea! Quando si alza non riuscite più a tornare nel paese passando per la spiaggia, ma dovrete passare dal sentiero. Playa Quemada ha un’atmosfera molto bella ed è perfetta per farsi una bella giornata di mare con pranzo di pesce annesso (tra i vari ristoranti che ci sono scegliete El Pescador! Li ho provati tutti..).

Playa Quemada - Lanzarote
Playa Quemada - Lanzarote

Puerto del Carmen e Puerto Galero 

Salendo lungo la costa da Playa Blanca si incontrano le altre stazioni balneari più importanti dell’isola: Puerto del Carmen e Puerto Galero, dove la prima è più “popolare” e la seconda un pò più posh, con una marina degna di St.Tropez. Tutto questo tratto di costa, anche quello più a nord dopo Arrecife, è piena di spiagge più o meno riparate ma abbastanza costruite e con un fondo sabbioso che scende piano piano. Sono spiagge ideali se, ad esempio, si vuole abitare a qualche passo dal mare o se si preferisce avere tutti i negozi e i supermercati a portata di mano. Da Puerto del Carmen partono anche le gite in barca per fare snorkeling e vedere i delfini.

Costa Teguise
Puerto del Carmen

Cosa vedere a Lanzarote Centro 

Parque National Timanfaya (Montanas de Fuego)

Se volete fare un giro su Marte, questa è un’ottima occasione per farlo senza lasciare la Terra. Il Parque Nacional de Timanfaya copre un’area di circa 50 kmq e ingloba più di 100 vulcani: è un’occasione unica vedere una zona così vasta con dei vulcani nati anche recentemente (le ultime eruzioni sono del 1824).

Per visitarlo rapidamente c’è un solo modo: bisogna presentarsi al centro di accoglienza (vi consigliamo di andare all’apertura verso le 9h30 o le 10h altrimenti rischiate di fare parecchia fila solo per poter entrare nel parco), lasciare l’auto e salire su un bus che farà il giro su una stradina in mezzo ai vulcani per circa 30′ e vi riporterà dove avete lasciato l’auto. Purtroppo non si può scendere dal bus (spesso non c’è neanche lo spazio fisico e potrebbe essere pericoloso). Al centro di accoglienza potrete poi vedere delle dimostrazioni e farvi una grigliata a fuoco di vulcano nel ristorante panoramico.

Per i veri viaggiatori, che non si rinchiudono in un bus turistico neanche in queste occasioni, c’è in realtà un’alternativa ma bisogna muoversi con largo anticipo (sul sito suggeriscono un mese prima): il parco organizza dei tour a piedi con guida. In questo modo ovviamente l’esperienza, oltre a durare molto di più, sarà completamente diversa. C’è anche un cammino che è possibile fare in qualsiasi momento anche senza guida, ma è meno affascinante: è quella che chiamano “Ruta del Litoral“, ed è il cammino che parte da El Golfo e attraversa tutto il parco fino alla Playa de la Madera. In questo PDF potretre trovare più informazioni sul parco e sui percorsi guidati.

Lanzarote - vulcani di Timanfaya
Lanzarote - Timanfaya

La Geria e le bodegas de vino

La strada che unisce Yaiza a Masdache è una delle cosiddette “carretteras panoramicas”, cioè strada panoramica. In effetti in questa area vedrete una delle cose più particolari di Lanzarote: le vigne a prova di vento! Dopo l’eruzione del 1730 tutta la zona della Geria è stata ricoperta di uno strato di lava secca. Per piantare le vigne bisogna però raggiungere lo strato più profondo, e i viticultori hanno quindi scavato migliaia di fosse circolari che permettono, allo stesso tempo, di scendere in profondità e di erigere dei muretti tutto intorno (chiamati zocos) per proteggere la pianta dal vento. L’effetto visivo che ne risulta è sorprendente.Ovviamente lungo tutta la strada potrete fermarvi in una delle “bodegas” a degustare i prodotti locali e ad ammirare il paesaggio. Le bodegas più interessanti sono:

  • El Grifo: la cantina più antica delle Canarie (risale al 1775) e una delle più antiche di Spagna. La visita guidata (con degustazione) stra-merita (15 euro). Prenotatela on-line
  • La Florida: vini molto buoni. Anche qui fanno degustazioni e visite
  • La Geria: insieme alla Cantina Rubicon (vedi sotto), è quella con la vista migliore, soprattutto al tramonto. Fanno visite e degustazioni
  • Rubicon: cantina con ristorante panoramico molto buono (e con prezzi onesti)
  • Stratvs: bodega molto bella e vini ottimi
La Geria - Lanzarote
Bodega La Geria

Teguise: l’antica capitale

Abitata da sempre dalle famiglie più influenti dell’isola come i Bethencourt e gli Herrera, Teguise fu la capitale di Lanzarote dal XV al XIX secolo e ha conservato gli edifici antichi, accuratamente restaurati, e un bel centro pedonale. Teguise è indubbiamente la cittadina più bella dell’isola e in alcuni punti ricorda un pò il Messico o qualche cittadina della Grecia. Se potete veniteci di domenica, quando si svolge il mercato più grande e famoso dell’isola e tutte le stradine si riempiono di bancarelle con street-food, abiti e oggetti vintage, prodotti a base di aloe..un pò di tutto insomma. 

Teguise - Lanzarote
Teguise - Lanzarote

Monumento al Campesino e Fondazione César Manrique

Al centro dell’isola, vicino al paesello di Mozaga, si innalza questo monumento che Manrique ha dedicato ai contadini dell’isola, detto anche Monumento a la Fecundidad, che rende omaggio al duro lavoro dei campi. Il monumento vero e proprio è il risultato dell’assemblaggio di serbatoi d’acqua che un tempo i pescatori portavano sulle loro barche. Lì accanto c’è poi la casa-museo (ad ingresso gratuito) che offre un esempio delle case tradizionali di Lanzarote, ed un bellissimo ristorante. 

A poca distanza c’è poi la Casa del Vulcano che ospita la Fondazione César Manrique. Quest’ultima è ospitata nella casa che l’artista fece costruire nel 1968, al suo rientro da New York, su una colata di lava e vi visse per venti anni, dal 1968 al 1988. Come in tutte le opere di Manrique, anche qui c’è una fusione tra il vulcano e l’architettura, tra l’edificio e la natura. Il piano superiore è ispirato all’architettura tradizionale di Lanzarote, alla quale aggiunge elementi funzionali moderni. All’interno della casa inoltre si trova la collezione d’arte di Manrique con opere di Mirò, Picasso, Tapies ed altri.  

Monumento al Campesino

Museo LagOmar 

Nella frazione di Nazaret, subito fuori Teguise, c’è la Casa-Museo LagOmar (per me probabilmente è l’opera più bella di Manrique..ma sono gusti). Questa bellissima villa fu ideata da Manrique e progettata poi da Jesús Soto per l’inglese Sam Benady. La villa evoca un immaginario da mille e una notte ed è di una bellezza imbarazzante, al punto che l’attore Omar Sharif, che si trovava a Lanzarote per girare un film, se ne innamorò e la volle comprare. La sua proprietà della casa però durò un solo giorno: l’attore la perse infatti il giorno dopo averla comprata durante una partita a carte con lo stesso Benady. Nel 1989 la villa venne poi acquistata dagli architetti Dominik von Boettinger e Beatriz van Hoff che ne fecero un museo. La villa si sviluppa all’interno di grotte preesistenti sulla montagna, arricchite da oggetti locali, piante, luci e specchi d’acqua; è una specie di oasi nella roccia.  

Casa-Museo di José Saramago

Il premio Nobel per la Letteratura José Saramago visse in questa casa di Tìas gli ultimi 18 anni della sua vita, fino alla sua morte avvenuta nel 2010. Dopo poco tempo è divenuta una casa-museo in cui si entra, di fatto, nell’intimità del grande scrittore portoghese. La casa è rimasta esattamente come lui l’ha lasciata e si possono visitare la casa, la biblioteca, lo studio e il giardino con l’’uliveto. 

LagOmar - Lanzarote
LagOmar - Lanzarote

Cosa vedere a Lanzarote Nord

Famara

La spiaggia di Famara si trova sulla costa di nord-ovest ed è la più esposta ai venti. Proprio per questo motivo è la spiaggia più amata dai surfisti e ci sono tantissime scuole per imparare a praticare questo sport (soprattutto a Caleta de Famara) , come questo corso di 3 giorni. La spiaggia è lunghissima (5 km e più) ed è protetta da una lunga scogliera che scende sul mare; quest’ultima non è altro che il pendio di un vulcano che esplose milioni di anni fa ed è davvero scenografica!! In questa zona si possono fare anche dei bellissimi trekking, tra cui quello del Risco de Famara che permette di vedere la lunga scogliera all’alto dal mirador del Bosquecillo.

Famara

Haria e la Casa-museo di Manrique 

Insieme a Teguise, Haria è la seconda cittadina più bella di Lanzarote. Grazie al suo particolare microclima, Haria è circondata dal verde ed è anche detta la “valle delle mille palme“, perché nel XVII secolo, per ogni nato della comunità, qui veniva piantata una palma (2 per i maschi e 1 per le femmine). Qui si trova anche la maggior parte della flora autoctona, tra cui specie endemiche uniche al mondo. Se potete veniteci il sabato mattina, quando si svolge il mercatino “Haría Artesanal”, specializzato in artigianato e agricoltura ecologica, ma è bellissima anche con la luce del tramonto. 

Ad Haria si trova inoltre la casa-museo di César Manrique, dove visse dal 1988 al 1992 (anno della sua morte). La casa è rimasta esattamente come l’ha lasciata e potrete vedere il suo laboratorio come se fosse ancora in attività. Per i fan più accaniti del grande artista e per gli amanti dei cimiteri..nel piccolo cimitero di Haria si trova anche la tomba di Manrique e non avrete troppa difficoltà ad individuarla. La tomba si trova in fondo a sinistra ed è costituita principalmente da piante. 

Haria - Lanzarote
Haria - Lanzarote

Jardin de Cactus e Jameos de Agua

Un’altra opera architettonica di César Manrique (l’ultima che fece a Lanzarote) è il grazioso Jardin de Cactus. All’interno di questa vecchia cava terrazzata sono conservate più di 1400  specie diverse di cactus provenienti dalle Canarie, dal Madagascar e dal Messico. Tutto è conservato con molta cura, il bar-ristorante è inoltre un ottimo spot per un aperitivo al calar del sole (attenzione: il giardino chiude alle 17:45 in estate e alle 16 d’inverno ). 

Procedendo una decina di km verso nord si raggiunge un’altra opera unica di César Manrique: i Jameos del Agua.  Dopo l’eruzione del vulcano Corona si formarono 6 km di tunnel naturali e in seguito, in alcune parti, la volta è crollata (formando dei Jameos appunto, attraverso i quali passa la luce). In tutta l’area Manrique ha integrato un giardino botanico, un Auditorium, un ristorante e una piscina: il risultato è notevole! Questo luogo è unico anche per un altro motivo: è l’unico posto al mondo dove potrete vedere i Granchi Albini Ciechi (Munidopsis Polymorpha), una specie millenaria che è rimasta intrappolata lì sotto. 

Jameos de agua

Cueva de los Verdes

All’altra estremità del tunnel lavico dei Jameos del Agua c’è un’altra grotta piena di fascino, chiamata la Cueva de los Verdes. Usata fin dal XVI secolo come rifugio per scappare dalle invasioni e dagli attacchi dei pirati in arrivo dal Nord Africa, è ora diventata una piccola opera d’arte, di luci e colori, dove si passa da un piano all’altro dei tunnel per circa 2 km. Una delle gallerie più spaziose viene usata come auditorium. Per visitare la Cueva de los Verdes è necessario partecipare ad una visita guidata e la visita dura circa 1h.

Cueva de los verdes

Arrieta e il Caletòn Blanco

Poco a nord dalla Cueva de los Verdes e dei Jameos del Agua si incontra il porticciolo di Arrieta, con la sua spiaggia molto amata dai surfisti (soprattutto dai principianti). Il paesino è carino ed ha ottimi ristoranti: provate la Casa de la Playa (proprio sulla spiaggia) o El Amanecer. Andando ancora avanti, poco prima di Orzola si arriva alla spiaggia più bella di Lanzarote (almeno per me), ovvero il Caletòn Blanco. È una spiaggia super selvaggia (non è attrezzata e non troverete nulla per bere o mangiare), ma il colore dell’acqua è caraibico! In questo punto della costa l’acqua è bassa (anche con l’alta marea vi arriverà alla vita) e l’acqua assume un colore incredibile. Assolutamente da non perdere!! 

Caleton Blanco - Lanzarote

Mirador del Rio e camino de Los Gracioceros

Siamo quasi arrivati all’estremo nord dell’isola dove non potete assolutamente perdervi questo magnifico mirador progettato da Manrique. Il Mirador del Rio è un belvedere che si trova a 475 mt di altezza, davanti all’isola La Graciosa e al Rio (il canale che separa l’isoletta da Lanzarote). L’ingresso è a pagamento (intorno ai 5€), ma se avete un po’ di tempo da passarci ne vale la pena; l’architettura è semplice, ma i suoi spazi ampi nascosti tra le rocce naturali sono molto piacevoli e ovviamente la vista è mozzafiato. A poca distanza dal Mirador, in questo punto, parte anche uno dei cammini più belli dell’isola: il camino de Los Gracioceros.  Come si intuisce dal nome, questo è il sentiero che utilizzavano gli abitanti de La Graciosa per raggiungere Haria da Playa del Risco (nell’articolo sui trekking trovate tutti i dettagli).

Lanzarote - Mirador del Rio
Mirador del Rio- vista su La Graciosa

Orzola: parapendio e La Graciosa

Chiudo quest’articolo sulle cose da vedere e da fare a Lanzarote con Orzola, il paese più settentrionale di Lanzarote. Il paese è carino, ma vale soprattutto la pena venirci per vedere la Playa del Mojon Blanco e per salpare alla volta de La Graciosa (trovate tutte le info nell’articolo dedicato). Per avere una vista diversa sul nord dell’isola qui potrete anche provare il parapendio. Noi l’abbiamo fatto con Lava Fly Lanzarote e ci siamo trovate molto bene. Il costo di un volo (in tandem con l’istruttore naturalmente!) è di 120 euro per 1h (foto incluse). 

Parapendio a Lanzarote

Lanzarote FAQ

Dove è meglio dormire a Lanzarote?

Nell’articolo su Come organizzare un viaggio a Lanzarote trovate tutte le info dettagliate su Dove Dormire a Lanzarote.

Quanto costa a vita a Lanzarote?

La vita a Lanzarote è un pochino più cara rispetto ad altre isole delle Canarie come Fuerteventura, Gran Canaria o Tenerife, ma è sempre più conveniente dell’Italia.

Quando andare a Lanzarote?

Le Canarie hanno un clima subtropicale, con lunghe estati calde e inverni inesistenti e Lanzarote non fa eccezioni per cui..ci si può andare sempre! Le temperature possono variare tra i 15°c di minima e 20°c di massima durante l’inverno, e i 22°c di minima e solo 28°c di massima in estate. In inverno c’è meno vento che in estate.

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3 commenti su “Cosa vedere a Lanzarote: tutti i luoghi da non perdere (e tutte le esperienze da fare)”

  1. Sono stata numerose volte a Lanzarote in visita a mia figlia che abita lì. Ho visto quasi tutto ciò che hai descritto nel tuo bellissimo articolo Anche a me è piaciuta più di tutte la spiaggia Caletòn Blanco unica è spettacolare, ma nulla togliere al resto che hai descritto meravigliosamente
    Ultima scoperta (per me) ieri il lago verde, molto suggestivo…..ho fatto mille foto che mi riguarderà tornata a casa dove ancora non è primavera
    Grazie Lanzarote…..sei unica!!!

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